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20 Ago
Husavik è un centro abitato dell'Islanda del nord, noto per il whalewatching, ed è per questo che ci andiamo.
Parcheggiamo le auto al porto ed andiamo al whale center a prenotare il peschereccio che ci porterà per ben 3
ore in mezzo al mare a vedere le balene.
In attesa dell'ora di partire facciamo un giro per il paese, nei negozi di souvenir e al museo delle balene.
Poi una sosta pranzo proprio di fronte al phallological museum, l'unico museo di falli di tutti gli animali... e
le figure presenti davanti alla costruzione non mentono di certo...
Decidiamo che l'argomento sinceramente non è di nostro interesse e torniamo indietro verso il porto.
E' ora di partire. Prendiamo posto sul peschereccio e in breve siamo al largo. Gabbiani si avvicinano al
peschereccio, tuffandosi in acqua in cerca di cibo. Poi l'imbarcazione rallenta e una ragazza parla al megafono
spiegandoci che tipo di balene vedremo.
"Nine o'clock!"
E' il segnale. Tutte le teste si girano a ore 9 per catturare con lo sguardo la balena. Ma è
lontana, una macchia nera nell'acqua limpida.
"Five o'clock!"
E ancora tutti a cercare la balena e a scattare foto.
Si va avanti così, con la voce della ragazza che ci dice che ore sono e noi che ci voltiamo di qua e di là a
guardare.
Riesco per fortuna a scattare qualche foto decente.
Al termine della gita ci viene servita una ciambella del posto con cioccolata calda.
Lasciamo Husavik per Dettifoss, dove ci aspettano ben 2 cascate da vedere.
Anche in questo caso lo spettacolo è unico. Masse d'acqua che si tuffano nel vuoto dalla roccia vulcanica nera.
Come al solito, con disapprovazione di Maurizio, io e Fabio ci allontaniamo per vedere tutto ciò che si può
vedere e troviamo, oltre una delle 2 cascate, una bella riva di sabbia nera. Impossibile non sedersi al sole
con quella giornata!
Perché è il quarto giorno in Islanda e c'è ancora bel tempo!
Nel tardo pomeriggio si ritorna a Myvatn, al campeggio. Ceniamo tutti insieme nel grosso padiglione blu e la
sera, assieme a Maurizio, Gianmarco e Roberta, io e Fabio decidiamo di restare ad attendere le aurore boreali.
Il cielo è limpido e, se abbiamo fortuna, dovrebbero vedersi. Abbiamo le macchine digitali pronte e lo sguardo
su, verso il cielo che diventa sempre più scuro.
Poi, finalmente, appaiono scie verdastre che ondeggiano appena nel cielo nero.
Le aurore boreali!
Una, due, tre, appaiono per qualche minuto, ingrandendosi e poi svanendo, ma riusciamo a catturarle con le
digitali.
Poi niente più e col ricordo delle aurore chiudiamo il nostro quarto giorno in Islanda.
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